No, no, cari Rudi, grazie per l'onore, ma non ho mai scritto nulla (di leggibile) di matematica. Approfitto comunque e come sempre della vostra ospitalità per segnalare che invece ho scritto qualcosa sui matematici - tra cui le note che apposi a margine anni fa all'autobiografia di Ulam e che mi fanno autoridere ancora oggi. Ve la consiglio, specialmente se soffrite di insonnia: si titola proditoriamente "Avventure di un matematico", e io mai, dico mai prima e neppure in seguito, mi sono addormentato con tale rapidità e regolarità (due pagg. max. di lettura con partenza bello sveglio e motivato e invece rrronf!, ci ho messo un anno a finirla) come nel periodo di lettura di quelle Avventure, specialmente dopo quelli che Stanislaw definiva "un altro esilarante episodio fu perciò quando..." e che regolarmente annunciava scrivendo un cosa tipo "Tenetevi forte perché desso ve ne racconto una che fa scompisciare" (lui non scriveva scompisciare) e che invece erano immancabilmente spiritose come un pezzo di Taleggio. O magari io non capisco lo humor polacco.
Aspettiamo il Carnevale dunque, e di leggerne delle belle!
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Di: yopenzo
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